La cancel culture ci rende più fragili, indebolisce il nostro sistema immunitario intellettuale rendendoci tutti dipendenti da dispositivi di difesa e controllo della cultura. La cultura non è nostra nemica e l’unico modo per poter leggere, anche i classici del passato, è aprirsi al dialogo, al confronto e, perché no, anche allo scontro.
L’individualismo e il nichilismo sono il problema che l’umanità tutta deve affrontare per poter ritrovare la speranza. L’apocalisse è solo un via di fuga, questo ci dice Luigi Maria Epicoco nel suo libro sulla fine del mondo e La strada di McCarthy.
A un anno dalla morte, avvenuta il 14 giugno 2022, e in occasione dell’uscita italiana del suo ultimo libro, Il terzo tempio, pubblichiamo un testo inedito di Abraham Yehoshua. Si tratta di una lunga e preziosa riflessione che Yehoshua fa su alcuni suoi romanzi e in particolare su Il signor Mani: una straordinaria lezione di letteratura. La traduzione è di Sarah Parenzo.
Un ricordo di Abraham B. Yehoshua (1936-2022).
Spesso nascosto dietro la nebbia mistificante di termini inglesi come smart-working, quiet quitting o great resignation, è tornato centrale il tema del lavoro. Nei nuovi Quanti partiamo dall’esperienza personale, spesso con il suo portato di sofferenza, ansia o umiliazione taciuto nelle narrazioni ufficiali, per cercare di raccontare una dimensione collettiva.
Natura come sfondo, natura come specchio: modi diversi e tradizionali di guardare la natura senza vederla veramente. I nuovi Quanti sono quattro tentativi di sfuggire a questa trappola, di pensare la natura in modo diagonale, come un tutto di cui siamo parte – proprio nel momento in cui è più in pericolo.
L’individualismo e il nichilismo sono il problema che l’umanità tutta deve affrontare per poter ritrovare la speranza. L’apocalisse è solo un via di fuga, questo ci dice Luigi Maria Epicoco nel suo libro sulla fine del mondo e La strada di McCarthy.