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I virtual influencer sono uguali a noi, ma non esistono. Intervista a Davide Sisto

G—P
Giulia Priore 21 Ottobre 2024 3 min

Cosa sono i virtual influencer, se non una nostra bella copia? Peccato che non abbiano un corpo e che esistano solo online. Noi però ci lasciamo guidare e influenzare, appunto, nei nostri gusti, nelle nostre scelte e addiritttura nelle nostre preferenze politiche. Ne parliamo con Davide Sisto.

Che cosa sono i virtual influencer?

I virtual influencer sono il risultato di un “frullato” di dati e di immagini, condivise e pubblicate in rete da ciascuno di noi, prodotto da società intente a creare esseri umani artificiali, i quali non esistono oltre gli schermi del computer e la cui “vita” dipende dalla connessione online. In altre parole, sono uguali e identici agli influencer umani ma con la differenza, non proprio trascurabile, di essere estranei alla biologia.

Sono generalmente creati con l’intento di una perfezione innaturale: sono esteticamente affascinanti, sempre performativi e guidati da team di esperti della comunicazione, i quali gestiscono le loro interazioni con i followers, consapevoli di dialogare con individui biologicamente inesistenti.

I virtual influencer potranno influenzare anche la politica?

Possono certamente influenzare la politica, poiché sono razionalmente gestiti da abili comunicatori che li manovrano come burattini nelle comunicazioni con gli esseri umani. L’assenza di imperfezioni, di comportamenti istintivi e, dunque, di errori – a causa della loro programmazione a priori – li rende perfetti per veicolare idee, opinioni, messaggi.

Non possono, in altre parole, commettere gli errori comunicativi del Trump o del Berlusconi di turno, poiché ogni loro dialogo e ogni loro post sui social è studiato nei minimi dettagli a tavolino, senza il rischio di una improvvisazione, figlia dell’autonomia o dell’indipendenza che i virtual influencer non possono avere.

Con i virtual influencer non si rischia un’omologazione dei canoni estetici, degli interessi, delle tendenze?

Certamente si corre questo rischio. Di fatto, la maggior parte dei virtual influencer è costituita da donne ventenni dall’aspetto estetico provocante e sexy. Ci sono anche virtual influencer che si muovono in direzione opposta, con l’intento di rompere l’omologazione. Tuttavia, questi esseri artificiali sono stati creati per ottenere un seguito molto importante e, dunque, aderiscono agli stereotipi che vanno per la maggiore. Forse, però, non sono da questo punto di vista molto differenti dai loro colleghi in carne e ossa.

Davide Sisto

Virtual influencer


Vele, pp. 136