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Perché in Italia (e non solo) hanno vinto i ricchi? Intervista a Riccardo Staglianò

G—P
Giulia Priore 12 Dicembre 2024 2 min

Riccardo Staglianò si pone una domanda importante, che molti di noi si sono chiesti e, pur cercando ognuno la risposta, questa non arriva mai: come mai in Italia la lotta di classe l'hanno vinta i ricchi? Questo libro c'inchioda sui dati e sui fatti che rendono questa ingiustizia possibile e soprattutto immutabile.

Per quale motivo, in Italia in particolare, “hanno vinto i ricchi”?

Perché la ricchezza prodotta dall’aumento pur lento della produttività è finita tutta nelle tasche dei padroni e non in quelle dei lavoratori. I cui diritti sono stati presi a picconate di governo in governo. Con sempre più precarietà e sempre meno ore lavorate. Per non dire del crollo dei sindacati e di un sistema fiscale regressivo per i milionari, che ormai pagano meno del ceto medio. Tanti addendi che fanno un totale disastroso.

Salari che in 30 anni sono andati indietro, unico caso in Europa, dovrebbero generare uno scandalo bipartisan.

Quali ricette può mettere in campo la sinistra per contrastare questa vittoria?

Dovrebbe metterle in campo anche la destra perché salari che in 30 anni sono andati indietro, unico caso in Europa, dovrebbero generare uno scandalo bipartisan. In ogni caso, alzare le tasse ai super ricchi per abbassarle ai poveri. Spiegando bene che la patrimoniale riguarderebbe solo lo 0,1% degli italiani. Mentre il 99,9% avrebbe solo da guadagnarci. Nell’ipotesi di Oxfam Italia, 16 miliardi di euro all’anno. Con cui assumere i medici lasciati fuori dall’ultima manovra. Pagare meglio gli insegnanti. E fare tante altre cose belle.

Per quale motivo, la “vittoria dei ricchi” non ha portato a contestazioni sociali significative?

Perché quando sei in povertà assoluta, come un italiano su dieci secondo l’Istat, non hai nemmeno la forza di ribellarti. Perché siamo una nazione di proprietari immobiliari. Perché c’è il sole e si mangia bene, che sembra una boutade ma non lo è. E perché la rivoluzione, storicamente, non fa parte del nostro Dna.