Telescopio è la rubrica settimanale in cui segnaliamo le notizie e gli articoli più interessanti, a giudizio della redazione di Biancamano 2, usciti in rete in Italia e all’estero.
Sul «Rolling Stone», Aleksandar Hemon racconta la storia di Ljilja, fuggita per un soffio dai massacri della guerra in Bosnia e rifugiatasi a Parigi col marito e un bambino appena nato, e di suo figlio Damir, oggi un brillante ingegnere specializzato in intelligenza artificiale.
Se Damir e quelli come lui non sono il futuro della Francia e dell’Europa allora nulla lo è. Chiudendo la porta ai rifugiati, l’Unione europea sta chiudendo il coperchio della propria bara.

Su «il Venerdì» di «Repubblica», Tiziana Lo Porto intervista Helen Macdonald: ne viene fuori un bel dialogo su rapaci, lutto e David Bowie.
Nel 2007 la ricercatrice, naturalista e scrittrice inglese Helen Macdonald perde il padre, il fotografo londinese Alisdair Macdonald (suo il celebre scatto di Carlo e Diana sposi che si baciano sul balcone di Buckingham Palace). La reazione nel breve periodo è vivere il lutto in solitudine. Appassionata di uccelli rapaci fin da bambina e con una lunga esperienza da falconiera alle spalle, dopo qualche mese Macdonald decide di comprare un astore (della stessa famiglia dei falchi, l’astore è un po’ più grande e soprattutto più feroce e imprevedibile) e di allevarlo.
L’astore è una lei e ha dieci settimane. Macdonald la chiama Mabel, dal latino amabilis, amabile, degno d’amore, nel rispetto della credenza diffusa tra i falconieri che l’abilità di un rapace sia inversamente proporzionale alla ferocia del suo nome. Insieme trascorrono una stagione: Mabel impara a volare e cacciare, Macdonald diventa quasi animale per un po’, per poi capire che l’unica strada praticabile è tornare tra gli umani.
Si può leggere tutta su Minima et moralia.

Ancora un’intervista: su Nippop quella di Francesca Scotti a Lorenzo Ceccotti.

E per finire: domani è San Valentino e sul «New York Times» Francine Prose propone un quiz sui classici della narrativa romantica e non solo.
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