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Cosa sono i Quanti?

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Redazione Quanti 7 Luglio 2021 8 min

Una nuova collana, una nuova rivista, un modo di guardare al mondo alla giusta distanza. Insomma, cosa sono i Quanti?

I quanti sono le particelle fondamentali dell’universo, l’informazione minima le cui infinite combinazioni vanno a comporre gli atomi, le molecole e tutto il resto. In una parola: la realtà. Abbiamo bisogno di scoprire, conoscere e capire una realtà mai come oggi confusa e oscura. Abbiamo bisogno di smontarla e osservarla nei suoi elementi fondamentali.

È per rispondere a questa esigenza che nascono i Quanti Einaudi, una collana/rivista nuova per i tempi nuovi che stiamo vivendo

Pubblicata unicamente in digitale, i Quanti Einaudi sono una collana universale. Testi brevi, di autori italiani e stranieri, che spaziano dalla narrativa alla saggistica, con tutte le infinite sfumature che stanno nel mezzo: dal personal essay al reportage, dal pamphlet agli scritti più ibridi e inclassificabili. 

Ogni Quanto può essere letto autonomamente, ma tutti insieme formano anche una rivista decostruita, fluida e assemblabile. Ogni «numero» della rivista è dedicato a un tema, a una domanda, a un sentimento che come un filo rosso unisce e cuce insieme i singoli ebook: cinque o sei Quanti per ogni numero, tre volte l’anno. Con talvolta qualche «pezzo singolo» a fare da bonus track. Autori affermati insieme a voci nuove, scrittori giovani o classici moderni, selvaggi e curiosi, capaci sempre di restituire un «quanto» di realtà in maniera imprevista e provocatoria.

Il progetto grafico, disegnato da dieci04, vuole sottolineare proprio la natura innovativa e sperimentale dei Quanti: facendo vivere il quadrato munariano “dentro” il quadrato di Instagram e declinando le copertine nelle varie forme che il digitale offre, dall’animazione alla Gif o alla story, propone una grafica “nativa digitale”, mutante e mutevole.


Cosa sono e come funzionano
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Speranze

I primi Quanti ruotano intorno alle idee che in questi mesi di incertezze, solitudini e timori ci hanno fatto da salvagente: le speranze. Speranze come antidoti alla paura, non come illusioni che impediscono di agire; speranze come orizzonti che possono essere reali e perciò vanno conquistati. Speranze come progetti per uscire dalla crisi, sia essa individuale o collettiva.


Il primo «numero» dei Quanti

Su Biancamano è possibile leggere “l’editoriale” che cuce insieme i primi sei Quanti.

Nella settimana di uscita, i contenuti dei Quanti hanno vissuto, in forma diversa, anche come storie di Instagram (ancora consultabili sull’account della casa editrice), arricchite da letture e presentazioni in diretta: sei veri e propri testi multimediali inediti, una sorta di piccolo festival virtuale, un altro modo di “restare in contatto”.

«Si parla tanto dei cambiamenti che saremo in grado o no di fare nel mondo post-Covid che verrà. Bene, eccone uno particolarmente importante: mantenere viva questa tensione verso ciò che non conosciamo. Esiste un modo di educare al non-sapere? Di insegnarlo già ai bambini, sovvertendo il principio dominante che la conoscenza sia un corpo statico di nozioni di cui appropriarsi pezzo a pezzo?»
Paolo GiordanoLe cose che non voglio dimenticare

 

«Il posto di un ospite è sulla soglia, lungo il confine. L’ospite si trova nel punto di conversione, un luogo vertiginoso e annebbiante dove è facile smarrirsi».
Hisham MatarMomenti sospesi. Due meditazioni

 

«C’è una speranza? Le storie non sono fatte per rispondere a questa domanda. A nessuna domanda. Le storie sono fatte per raccontare te. Quello che sai e non sai di te, quello che vuoi e non vuoi essere».
Antonella LattanziSalvarsi. Come uscire dall’Overlook Hotel

 

«La paura isola chi ha paura. E sono arrivata a credere che la paura sia un atto di crudeltà nei confronti di quelli di cui abbiamo paura».
Eula BissTerra di nessuno

 

«La felicità della gente a passeggio non mi fa nessun effetto. Mi colpisce di piú vedere le persone che parlano asetticamente, senza passione e senza nemmeno cercare di fingere un po’ di interesse. Le guardo e penso: statevene a casa. Perché andate in giro a spargere la vostra rassegnazione per strada?»
Ascanio CelestiniI parassiti. Tre vite ai tempi del contagio

 

«Ecco perché non bisogna provare vergogna della paura. Se deleghiamo la nostra paura non faremo altro che rinunciare alla nostra libertà – fra le altre anche a quella di avere paura – in favore di una nuova paura, il terrore».
Marco FiloniIl calcolo della paura

 

 

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«Mancano gli spazi che permettano agli intellettuali di commentare il presente dalla giusta distanza, né troppo vicino né troppo lontano, né troppo presto né troppo tardi. A metà tra l'editoria, la stampa e il web, andava inventato qualcosa di nuovo: l'ha fatto Einaudi con la collana digitale Quanti».

Raffaele Alberto Ventura su «Tuttolibri» della «Stampa»

«Non è certo un caso che I Quanti nasca proprio in un tempo di rimescolamento del mondo conosciuto, un tempo in cui si cercano strumenti che possano tematizzare in modo inedito domande e risposte del presente. L’idea innovativa di questa collana digitale emerge come tratto distintivo, in sintonia perfetta con un presente ancora limbico, tutto da decifrare e illuminare».
Ilaria Piperno su «Fata Morgana»

Su «Rivista Studio» è possibile leggere un approfondimento sul progetto dei Quanti.

La paura è un calcolo

C’è un nodo strettissimo che lega rischio e libertà, paura e sicurezza. Il “calcolo” della paura è spesso sotteso alle nostre scelte, ma raramente ne siamo consapevoli. E se per capire quello che abbiamo vissuto con il Covid-19 fosse necessario affrontare proprio questo calcolo?

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Restiamo in contatto

Abbiamo avuto paura in questi mesi. Ancora ne abbiamo, ancora ne avremo: inutile negarlo. Ecco perché partiamo dalle speranze. Ecco perché abbiamo chiesto alle scrittrici e agli scrittori di esplorare per noi il «continente speranza». L’editoriale del primo «numero» dei Quanti.

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