È molte cose una balena: un mondo, un viaggio al centro della terra, un’ossessione. Può anche essere un circo di idee e visioni come in questo sillabario sentimentale di Gabriele Di Fronzo.
«Tutti vogliono possedere la fine del mondo» ma alcuni vogliono conoscere il fine delle parole, altri ancora vivono alla fine delle parole. Una meditazione sul linguaggio e sul suo potere, sui nomi e la loro capacità di plasmare il mondo in cui viviamo: questo e altro è Zero K di Don DeLillo, secondo la sua traduttrice.
In molti dipinti di Manet, dal bar delle Folies-Bergère al ritratto di Antonin Proust, compaiono dei guanti gialli in pelle, come dei punti di luce o come un segnale segreto per indicare amici particolarmente cari. Maureen Gibbon, l’autrice di Rosso Parigi, ci accompagna in questa piccola ossessione del pittore impressionista.
Monaco e soldato, filosofo e dissidente, voce libera e irriverente, costantemente in odore di Nobel per la letteratura, per Kenzaburo Oe «Hwang Sok-yong è senza dubbio il migliore ambasciatore della letteratura asiatica». Un profilo del più importante autore coreano vivente.
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